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Atalanta, il Mondiale restituirà a Gasperini un Pasalic finalmente ritrovato?

14 Novembre 2022   Alessandro Rimi

All'età di 27 anni il croato proverà a incidere in un torneo che arriva nel momento giusto della sua carriera, nella speranza di svoltare nella seconda parte di stagione in Serie A.


Pasalic si fionda nel Mondiale per rilanciarsi nell'Atalanta

L’Atalanta si è un po’ inceppata. La sconfitta con l'Inter evidenzia un calo globale dei nerazzurri che hanno perso margine dalle zone nobilissime della classifica, nonostante l'area Champions resti comunque a portata. Tra i più deludenti di questa “nuova” Atalanta c'è Mario Pasalic. La squadra bergamasca ha cambiato stile di gioco nella stagione in corso e proprio l’ex Milan sembra tra i più in difficoltà. Una sola rete in campionato (contro il Sassuolo) a dispetto di tante nelle recenti annate fanno drizzare le antenne ai tifosi nerazzurri e ai tanti addetti ai lavori. La speranza per Gasperini e i tifosi orobici è che il Mondiale possa ridare sicurezze a un giocatore, spesso sottovalutato, chiave nello scacchiere della Dea.

Non solo Pasalic, occhio a Maehle, De Roon, Koopmeiners e Musso

Tra i giocatori dell’Atalanta che vivranno la rassegna iridata sembrano esserci, oltre a Pasalic, anche Maehle con la Danimarca e i pre-convocati De Roon e Koopmeiners con gli Orange e Musso con l’Albiceleste. Il focus deciso, però, tra i giocatori che potrebbero fare bene a Qatar 2022, è proprio sul giocatore croato, visto che la sua nazionale arriva dal sorprendente secondo posto nella precedente edizione. Difficile credere che la Croazia possa ripetere l’exploit di Russia 2018, ma al fianco Modric tutto è possibile. E poi Pasalic deve, per forza, ritrovare stimoli e fiducia in nazionale per godersi magari una seconda parte di campionato da protagonista. A 27 anni il Mondiale arriva nel momento giusto della carriera per fare il salto di qualità.

Pasalic-Modric-Brozovic: il super centrocampo della Croazia

Rispetto agli altri compagni di club, inoltre, il giocatore, decisivo nella Supercoppa Italiana 2016 (vinta ai rigori dal Milan) con il suo ultimo tiro dal dischetto, potrebbe essere un’arma in più in zona gol per la sua Croazia. Il precedente di Doha, poi, dimostra anche una certa freddezza dagli undici metri che, nelle partite ad eliminazione secca, non è mai un dettaglio trascurabile. Nell’ultima gara di Nations League con l’Austria, dove tra l’altro con la vittoria gli scaccati hanno ottenuto il primo posto e il pass per le Final Four, Dalic ha inserito Pasalic nella ripresa dimostrando anche che può incidere a gara in corso: sostituendo Kovacic, il giocatore dell’Atalanta si è piazzato in mediana assieme a Modric e Brozovic. Non proprio un brutto centrocampo. Pasalic e la Croazia, sfruttando anche le incursioni di Perisic e Vlasic, possono ancora migliorarsi a Qatar 2022?

Emanuele Landi

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