L'allenatore piacentino è andato oltre le pesanti critiche e il periodo negativo. Nel giro di un mese la sua Inter è tornata a splendere, seppur con qualche macchia ancora da cancellare.

L'Inter è finalmente riuscita a venir fuori dalla crisi di inizio stagione. Un bel cambio di passo nelle ultime quattro settimane, frutto dello splendido lavoro di Simone Inzaghi, troppo spesso criticato dai tifosi.
Come ha svoltato la sua Inter?
L'allenatore piacentino era finito sulla graticola per l'avvio di stagione deludente. Si è rimboccato le maniche correggendo i propri errori, aiutato sicuramente dal cambio di atteggiamento nell'approcciare le partite da parte dei suoi giocatori. Bravo ad apportare modifiche sia a livello tattico sia a livello di interpreti. Innanzitutto gli esterni di centrocampo ora giocano più larghi, favorendo i continui inserimenti dei centrocampisti (non a caso Barella ha cominciato a segnare e dispensare assist con una certa frequenza). In secondo luogo, ha avuto il coraggio di fare scelte pesanti, come quella di relegare in panchina un deludente capitan Handanovic, a favore di Onana, ricevendo ottime risposte da quest'ultimo. L'aver sostituito l'infortunato Brozovic con Calhanoglu è un pezzo di bravura autentico. Senza dimenticare le parole al miele dispensate nei confronti di Lautaro Martinez quando l'argentino non riusciva a segnare. Insomma ha fatto tutto ciò che è lecito aspettarsi da un mister di buon livello come lui.
Gli straordinari numeri di un ottobre show
A parte la battuta d'arresto in casa contro la Roma, avvenuta nel primo giorno del mese, l'Inter ha inscenato un autentico show. 7 partite disputate, 6 vittorie, 1 pareggio e ben 19 gol fatti. Questi gli straordinari numeri dell'ottobre nerazzurro, cominciato con un sofferto ma meritato 1-0 contro il Barcellona (da tutti considerato come match della svolta) e terminato con un convincente 3-0 contro la Sampdoria. Uscire imbattuti dalla doppia sfida contro i blaugrana è stata una bellissima impresa, valsa la qualificazione agli ottavi di Champions League. Peccato per le 7 reti subite, a testimonianza del fatto che sono ancora troppe le sbavature difensive. Su questo aspetto ci sarà ancora da lavorare e farlo è praticamente un obbligo. Non ci sarà sempre Mkhitaryan a risolvere una sfida in extremis con un rimpallo, come successo a Firenze.
Juventus e Atalanta due match cruciali prima della pausa Mondiali
I nerazzurri sono momentaneamente al 5° posto in Serie A, in attesa del match di questa sera tra Verona e Roma. Quello che importa però è l'aver accorciato il distacco dalle concorrenti. Stessi punti della Lazio, due in meno del Milan e tre in meno dell'Atalanta. Senza considerare il Napoli, distante sempre 8 punti. I partenopei al momento stanno disputando un campionato a parte, con medie pazzesche. I ragazzi di Inzaghi hanno tutte le carte in regola per credere ancora nello scudetto, soprattutto quest'anno, in un campionato diviso in due dai Mondiali in Qatar. Da gennaio potrebbe cominciare una stagione completamente diversa, come già visto tre annate fa, quando ci fu la lunga interruzione per lo scoppio della pandemia. Intanto, prima della pausa, andranno in scena due cruciali sfide: le trasferte di Torino e Bergamo contro Juventus e Atalanta. Due appuntamenti da non sbagliare per alimentare le speranze nella corsa al titolo, apparentemente messe da parte da Lautaro Martinez in un'intervista rilasciata nei giorni scorsi ai microfoni di Rai Sport. L'augurio è che nelle prime settimane di novembre possa continuare a tirare la stessa aria respirata ad ottobre dalle parti della Pinetina.