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Disfatta Juve: da dove ripartire?

26 Ottobre 2022   Pietro Caneva

Dopo nove anni, i bianconeri non riescono a raggiungere gli ottavi di Champions League.


La sconfitta di Lisbona, è il fallimento più grande della gestione Allegri. In casa Juve, adesso, è tempo di riflessioni.

È tempo di rivoluzione?

Nella gara di ieri sera con il Benfica, è apparso chiaro come, ad oggi, dalle parti della Continassa, sia necessaria una rivoluzione. Partendo dalla guida tecnica, per poi passare ai tanti acclamati veterani. Sì, perchè gran parte della disfatta bianconera rientra nelle responsabilità di chi sa perfettamente cosa significhi indossare la maglia della Juventus. Bonucci su tutti, infatti, si è reso protagonista di una prova horror, accompagnato da Juan Cuadrado. Il colombiano, nello specifico, sembra aver perso completamente il feeling con il dribbling, e soffrire di grandi lacune difensive. L'assenza di un preciso canovaccio tattico, inoltre, assieme al poco movimento senza palla, rende il gioco bianconero ancor più sterile.

Spazio ai giovani

L'ingresso di Miretti, Soulè e Iling Jr. (senza dubbio il migliore tra i bianconeri ) ha invertito la rotta della gara, causando non pochi problemi alle retroguardia lusitana. Le giovani promesse della Juve, infatti, hanno saputo confezionare due reti, e creare più che qualche grattacapo al Benfica. Sicuramente in parte per un fattore mentale, con i padroni di casa convinti di aver già la vittoria in tasca, ma anche per uno spirito di iniziativa di cui, almeno tra i primi undici, non si era vista nemmeno l'ombra. Per tentare di risalire la classifica e sognare di conquistarsi una chance per contendersi il primo posto, quindi, occorre ripartire da questo spirito. O meglio, seppur improbabile sul suolo calcistico italiano, su questi giovani promettenti ragazzi.

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