Per risolvere le frequenti incertezze di una difesa allo sbando, i nerazzurri hanno bisogno di una sicurezza nel ruolo di portiere, in grado di guidarli da dietro. Il tecnico piacentino è chiamato a risolvere il dualismo e sembra orientato a voler puntare maggiormente sul capitano.

In questo difficile avvio di stagione, l'Inter ha messo in mostra troppo spesso inaspettate fragilità soprattutto in fase difensiva, con i componenti della linea a 3 molto spesso allo sbando. Dal summit della settimana scorsa è emersa quella che potrebbe essere una delle problematiche principali: l'alternanza tra Handanovic e Onana sembra non giovare alla squadra, anzi sta togliendo certezze ai compagni. I vertici della società avrebbero cercato di interferire sulle scelte tecniche di Inzaghi, chiedendogli di puntare maggiormente su uno dei due estremi difensori e mettere in atto l'avvicendamento solamente in caso di estrema necessità, vedasi condizione fisica non ottimale ed errori madornali decisivi. Questo quanto riportato da Tuttosport.
Samir Handanovic: puntare su di lui per gli equilibri dello spogliatoio
Lo sloveno rappresenterebbe una scelta di sicura affidabilità, nonostante i tifosi continuino a colpevolizzarlo per i troppi gol subiti. Optare per lo sloveno come titolare inamovibile, potrebbe essere d'aiuto per ritrovare equilibrio all'interno dello spogliatoio nerazzurro. Essendo il capitano, tutti lo vedono come una guida e potrebbero fare tesoro dei suoi consigli durante le partite e gli allenamenti, soprattutto sul modo di stare in campo. A 38 anni, seppur la reattività non sia quella dei tempi d'oro, resta comunque uno dei migliori portieri nella nostra Serie A, come dimostrato nel match contro il Torino in cui è risultato decisivo per la vittoria finale alla luce di interventi prodigiosi.
André Onana: bravo con i piedi, ma ha bisogno di tempo per crescere
Al contrario il camerunese ex Ajax ha grande voglia di mettersi in mostra dopo le ultime stagioni trascorse un po' ai margini della rosa dei Lancieri. Oltre ad avere degli ottimi riflessi, risulta essere molto bravo con i piedi, dunque potrebbe garantire una soluzione sicura in caso di impostazione dal basso. Tuttavia ha meno esperienza (26 anni), ha bisogno di maggior tempo per ambientarsi e inserirsi bene nel gruppo squadra. L'impressione è che possa essere ancora schierato in alcune partite, forse con minore frequenza, e soprattutto in quelle di minore importanza.