La tifoseria organizzata nerazzurra contesta la società, invitando l'attuale presidente ad abbandonare il suo incarico e vendere il club.

Dopo il comunicato diffuso giorni fa sul momento delicato dell'Inter, la Curva Nord alza nuovamente la voce. Questa volta nel mirino del tifo organizzato ci finisce il presidente nerazzurro Steven Zhang. La frattura tra gli ultrà e il numero uno del club è ormai evidente e non è la prima volta che vengono prese iniziative di questo genere.
Chiaro il messaggio apparso sui social
La Curva Nord dell'Inter ha esternato la rabbia sui propri canali social, dove è apparso un messaggio eloquente su uno sfondo nerazzurro: "Zhang vattene". La stessa frase è comparsa anche su un muretto del parcheggio del Giuseppe Meazza, non firmata. La pazienza dei tifosi è terminata da un po' di tempo e già in precedenza ci sono state dure contestazioni verso la proprietà cinese. Tra l'altro, il giovane imprenditore è alla ricerca di un acquirente per cedere le sue quote. La valutazione è di 1,2 miliardi di euro, al momento troppi per chiunque.
Perché vendere il club è così difficile?
Secondo quanto riportato dal quotidiano La Stampa, in questi anni si sono fatti avanti diversi potenziali acquirenti: Bc Partners, il fondo sovrano saudita Pif con qualche sondaggio prima di virare sul Newcastle e vari papabili compratori americani. Uno di questi sarebbe l’imprenditore di origine indiana, Vivek Ranadivé, co-proprietario dei Sacramento Kings di Nba.
La domanda che ormai si fanno in tanti, anche in ambienti vicini al mondo Inter, è perché Zhang non ceda il club visto che, da quasi due anni, non può più immettere risorse nel club, creando una situazione di totale auto-sostenibilità che comporta cessioni eccellenti per restare a galla. A maggior ragione non si capisce perché, di fronte a queste offerte, la cessione non arrivi, considerato che a maggio del 2024 scade il maxi-prestito di Oaktree Capital a Suning per l’Inter. In caso di mancato rimborso, Zhang perderebbe l’Inter, che a sua volta finirebbe in pegno al fondo californiano senza alcun guadagno per Suning.
È probabile che tale stallo sulla vendita possa essere legato alle cause che le banche creditrici di Zhang hanno avviato a Hong Kong e Milano per debiti non saldati pari a ben 255 milioni di dollari. Nel Tribunale del capoluogo lombardo pende una causa, intentata da China Construction Bank, che cerca di aggredire parte del patrimonio di Zhang fino al punto di chiedere al manager di Nanchino di non rinunciare ad essere pagato come presidente dell’Inter, in modo da avere un compenso da pignorare. È evidente che, in questo scenario giuridico, le banche creditrici chiederebbero subito conto a Zhang dei ricavi della cessione dell’Inter, individuando in questo asset finanziario una via per rientrare dei prestiti non restituiti.
La Beneamata pertanto è finita al centro di un gioco poco divertente, che alimenta un clima di preoccupazione in tutti i settori della società nerazzurra.