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Kvara, Osimhen, Simeone e Raspadori: i 4 Cavalieri di un Napoli da Scudetto

28 Ottobre 2022   Dario Mondola

Una squadra è forte quando è imprevedibile. E una squadra è imprevedibile quando non ha un singolo punto di riferimento, ma può variare a piacimento. Questo sta accadendo al Napoli in questa stagione: tantissimi gol ma nessuno degli attaccanti spicca nella classifica marcatori.


attacco del napoli kvaratskhelia

C'erano una volta un georgiano, un nigeriano, un argentino e un italiano. Uno giocava nella Dinamo Batumi, uno solo al Napoli, uno nel Sassuolo e uno nel Verona. Non è una barzelletta, perché più che far ridere, fa spavento. Il Napoli sta stregando l'Europa a suon di gol e prestazioni superbe, senza nessun campione affermato, ma costruendo tassello dopo tassello la sua identità. Questi i più prolifici dell'attacco del Napoli: Kvaratskhelia, Osimhen, Simeone e Raspadori segnano a raffica: sono 23 gol stagionali con la maglia del Napoli per questi quattro.

Kvaratskhelia e Osimhen: i "titolari" di Spalletti

Il nigeriano è l'unico del quartetto che all'inizio di questa stagione conosceva l'ambiente. Solito mese di infortunio che paradossalmente ha fatto crescere i panchinari, ma Osimhen sta diventando una garanzia. Dal rientro 3 gol in 3 partite, due dei quali decisivi per la vittoria finale. Sono 5 i gol totali per lui e se proprio dobbiamo trovarlo, è lui il punto di riferimento dell'attacco azzurro. Il georgiano invece è arrivato da perfetto sconosciuto, accolto con qualche accenno di dissenso dalla piazza. Sostituire Insigne non era semplice perché l'ex capitano del Napoli nel bene o nel male divideva la piazza, ma Kvaratskhelia è stata un'intuizione geniale. Mai una protesta plateale, mai un cartellino, mai un battibecco in campo. Testa bassa e lavoro. I 7 gol e 8 assist in stagione ne testimoniano la bravura. E non è finita qui.

Simeone e Raspadori: i cosiddetti "panchinari" di lusso

L'argentino è arrivato per essere il sostituto di Petagna e veniva da una stagione da 17 gol col Verona. Media gol per minuti giocati è chiaramente il primo del Napoli. Addirittura 6 gol, quasi tutti da subentrato e ben 2 di un'importanza indicibile. Man of the match contro il Milan e la Cremonese. Si fa sempre trovare pronto e la sua grinta, unita al suo sorriso, l'hanno fatto subito entrare nei cuori azzurri. Raspadori era invece chiamato a sostituire il miglior marcatore della storia del Napoli: Dries Mertens. Eredità pesante, raccolta ed elargita al tifo azzurro. Rapidità, intesa immediata con i compagni, senso del gol. L'ex Sassuolo ha trovato a Napoli una dimensione a lui congeniale. Conosce il suo ruolo e lo interpreta alla grande.

L'intesa dell'attacco del Napoli

Oltre ai 4 Cavalieri, bisogna menzionare anche Lozano e Politano, i padroni della fascia destra. Per il messicano 3 gol, per Matteo 4. Si è creata una magia all'interno della squadra che ogni tifoso di calcio, a prescindere dai colori, non dovrebbe volere finisse mai. Scommettere sull'uomo decisivo durante una partita del Napoli è impossibile. Ed è proprio questa la forza della squadra. Tutti sono utili, nessuno è indispensabile.

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