Nonostante l'ottima prova sul campo, non bastano Theo e Giroud ai rossoneri per portare a casa i tre punti. Si complica già la corsa scudetto del Milan dopo la sconfitta con il Napoli?

Dopo nove mesi dall'ultima sconfitta in casa contro lo Spezia, il Milan cade contro il Napoli e interrompe la lunga striscia di imbattibilità durata per ben 22 partite. I rossoneri hanno interpretato al meglio la gara, giocando un ottimo primo tempo e colpendo un legno con Giroud, il migliore tra i suoi. Il Napoli è stato più volte salvato da un super-Meret, che ha mantenuto il parziale sullo 0-0 con parate decisive sul francese e su Krunic. Dopo la sconfitta, i Campioni d'Italia sono fermi a 14 punti, distanti 3 lunghezze dalla vetta della classifica occupata da Napoli e Atalanta. Dopo sette partite, questo è il primo verdetto. E' ancora presto per esprimere giudizi, ma la sconfitta contro i partenopei potrà pesare e non poco tra i rossoneri che devono ripartire già dalla prossima gara contro l'Empoli, al rientro dalla sosta per le nazionali.
Tradisce la panchina (e le poche alternative)
La grande nota negativa in casa Milan sono stati gli ingressi dei subentranti dalla panchina, su tutti Dest, Kalulu e Messias. L'ex Barcellona e Ajax ha avuto parecchie difficoltà nel contenere Kvaratskhelia, causando poi con un ingenuo fallo sul georgiano il rigore da cui è nato il primo gol degli azzurri. Messias invece, come da mesi a questa parte, fatica ad incidere sulla gara e mostra un atteggiamento troppo passivo in fase difensiva, come dimostrato sul secondo gol del Napoli. Discorso diverso invece per Kalulu, solido e attento in fase difensiva: il francese ha sprecato una palla gol decisiva negli ultimi minuti. Si è fatta sentire inoltre l'assenza di alternative nel reparto offensivo: recuperare Rebic e Origi sarà fondamentale nel proseguo della stagione dei rossoneri, che vogliono rialzarsi dopo la sconfitta casalinga.
L'asticella si è alzata
"La prestazione l’abbiamo fatta in lungo e in largo, fisicamente e tatticamente. Abbiamo perso perché nelle due aree non ci abbiamo messo la giusta determinazione e qualità. Abbiamo giocato meglio del Napoli, io alleno una squadra forte che non perdeva da un pezzo." Così Stefano Pioli ha analizzato la gara nel post-partita, sottolineando la sua amarezza per il risultato negativo. Un atteggiamento e una mentalità da vincente per un Milan che vuole ripetersi. Lo scorso anno il tecnico dei rossoneri non si sarebbe mai mostrato così deluso per una partita altrettanto ben interpretata: la reazione dell'allenatore è sintomo della volontà dei Campioni d'Italia in carica di riconfermare il titolo.