Si è conclusa la sessione estiva del calciomercato, con la dirigenza azzurra che ha lavorato discretamente tra acquisti e cessioni.

Ieri sera c'è stata la chiusura del calciomercato, senza colpi di scena in casa Napoli. Alla fine non è arrivato Keylor Navas, forse per lui i contatti con il PSG verranno riallacciati a gennaio. I rumors su Cristiano Ronaldo in azzurro si sono rivelati semplici indiscrezioni e, dopo aver alimentato i sogni di diverse squadre d'Europa, il campione portoghese è rimasto a Manchester. Se dovessimo dare un voto al mercato azzurro, un bel 7 ci può assolutamente stare. Il ds Giuntoli ha seguito alla lettera il diktat imposto dal patron Aurelio De Laurentiis: ringiovanire la rosa ed abbassare il monte ingaggi. Ci sono state partenze dolorose, ma allo stesso tempo sono arrivati giocatori interessanti che stanno stupendo tutti, compresi ovviamente quei tifosi che tanto avevano criticato l'operato della società.
L'analisi delle operazioni in entrata e in uscita
Non è stato assolutamente facile salutare delle colonne come Ospina, Koulibaly, Fabian Ruiz, Mertens e capitan Insigne per citarne alcuni. Addii sicuramente dolorosi, ma allo stesso tempo necessari per far respirare le casse della società. Ognuno di loro è stato sostituito con nomi di prospettiva, giovani pronti a dimostrare il loro valore o elementi in cerca di riscatto. Sono arrivati Sirigu, Ostigard, Kim, Olivera, Ndombele, Raspadori, Kvaratskhelia e Simeone. Vediamo nello specifico i dettagli di tutte queste operazioni.
PARTENZE - Ospina (p, Al-Nassr, da svincolato), Contini (p, Sampdoria, in prestito), Malcuit (d, svincolato), Ghoulam (d, svincolato), Koulibaly (d, Chelsea, 38 milioni di euro), Luperto (d, Empoli, in prestito), Folorunsho (c, Bari, in prestito), Machach (c, Ionikos Nikeas, da svincolato), Fabian Ruiz (c, Psg, 23 milioni di euro), Insigne (a, Toronto, da svincolato), Tutino (a, Parma, riscattato a 5,5 milioni di euro), Ounas (a, Lille, 3 milioni di euro più bonus), Petagna (a, Monza, prestito con obbligo di riscatto in caso di salvezza), Mertens (a, Galatasaray, da svincolato).
ARRIVI - Sirigu (p, da svincolato), Ostigard (d, Brighton, 5 milioni di euro più 3 di bonus), Kim (d, Fenerbahce, 20 milioni di euro), Olivera (d, Getafe, 15 milioni di euro tra parte fissa e bonus), Gaetano (c, Cremonese, fine prestito), Zambo Anguissa (c, Fulham, riscattato per 15 milioni di euro), Ndombele (c, Tottenham, prestito oneroso da un milione di euro tra parte fissa e bonus con diritto di riscatto fissato a 32,5 milioni), Raspadori (a, Sassuolo, prestito con obbligo di riscatto, per una cifra complessiva di 35 milioni di euro), Zerbin (a, Frosinone, fine prestito), Kvaratskhelia (a, Dinamo Batumi, 10 milioni di euro), Simeone (a, 3,5 milioni di euro per il prestito oneroso con diritto di riscatto fissato a 12).
Modulo di base e formazione ideale
Una certezza da cui è ripartita la nuova stagione partenopea è sicuramente Luciano Spalletti, sempre in grado di centrare l'obiettivo della qualificazione in Champions League durante la sua carriera. Il tecnico toscano ha accettato la rivoluzione all'interno della rosa, consapevole di non poter contare più su giocatori esperti e affermati all'interno dello spogliatoio. Si è detto a più riprese soddisfatto di ciò che la dirigenza ha fatto ed ha accolto con entusiasmo i nuovi arrivati, garantendo loro un progetto tecnico solido. La fascia di capitano è passata sul braccio di Giovanni Di Lorenzo, senza dubbio la persona più adatta a ricoprire questo ruolo. Il modulo di base è quello che ha portato ottimi frutti durante la scorsa stagione, ovvero il 4-3-3, senza però dimenticare la possibilità di varare una disposizione diversa in base alle partite, una su tutte il 4-2-3-1. L'11 ideale è questo: Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Kim, Mario Rui; Lobotka, Zambo Anguissa, Zielinski; Lozano, Osimhen, Kvaratskhelia. In panchina ci sono ottime alternative: Sirigu, Ostigard, Olivera, Zanoli, Ndombele, Raspadori, Politano, Simeone.
A cosa può ambire questa squadra?
L'età media della rosa partenopea è sicuramente diminuita, dunque meno esperienza, ma più dinamismo e voglia di mettersi in mostra. La stella è Kvaratskhelia, costato pochissimo e già in grado di sfornare prestazioni di alto livello. I nuovi leader sono Di Lorenzo, Rrahmani, Mario Rui, Zielinski e Osimhen. Il faro del centrocampo è Lobotka, il quale finalmente sembra aver trovato la propria identità all'interno del gruppo. Tutti ci chiediamo dove può arrivare questa squadra, a quali obiettivi può ambire. La concorrenza è sicuramente aumentata, con Juventus e Roma regine del mercato e un gradino più in alto assieme a Milan e Inter. Si sono rinforzate in maniera discreta anche Lazio, Fiorentina e Atalanta. Gli azzurri sono partiti forti con due vittorie schiaccianti, salvo poi essere bloccati sul pareggio per due giornate consecutive. Sicuramente possono puntare ad un piazzamento Champions, mentre per lo scudetto è veramente dura. Queste sono le impressioni, almeno sulla carta, poi sarà il campo a esprimere il suo verdetto.