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I 6 giocatori invecchiati peggio nella storia del calcio

6 Marzo 2021   Alessandro Rimi

Presupponiamo che, per quanto sia gustoso ridere del decadimento fisico di un giocatore a fine carriera, non siamo qui per giudicare. Anzi, son certo che la maggior parte dei lettori qui presenti provi una certa empatia per la pancia della birra del calciatore non più in attività. D’altronde, soldi e tanto tempo libero. Che fare? C’è chi si è buttato in politica, chi nell’imprenditoria, chi nella ristorazione… e poi c’è chi ha deciso di invecchiare male, malissimo oserei dire.

Presupponiamo anche che questa non sarà una classifica, bensì un elenco. Sta alla vostra soggettività classificare cosa sia più o meno osceno.

DEJAN STANKOVIC. E’ colui cha ha ispirato questo articolo. Giocatore serbo classe 78’. Uno di quei centrocampisti che poteva giocare in qualsiasi posizione del campo. Ha militato da calciatore alla Stella Rossa, Lazio, e infine Inter, dove è divenuto bandiera ed eroe nel triplete 2010.

Non ha bisogno di nessun commento tecnico, lo conosciamo tutti, diciamo che aveva un certo feeling con il goal dalla distanza. Quantità e qualità, le aveva entrambe. La classe di certo non gli mancava. La classe… già… si dice che il lupo perde il pelo ma non il vizio. Non è questo il caso. Perché la classe l’ha persa man mano che la sua massa corporea cresceva. Dal 2019 è allenatore della Stella Rossa, sua squadra d’esordio, e nello scontro con il Milan in Europa League della scorsa settimana si è presentato così…

Pare a tutti di averlo già visto in qualche pezzo del film “L’Immortale” di Marco D’amore, e di certo non era un protagonista positivo. Di una criminalità spiazzante, è passato da tirare fiammate sul campo di gioco, a tirare sputi potentissimi dalla panchina. La tuta “sarriana” è la ciliegina sulla torta. In pochi oggi direbbero che quel tipo lì ha vinto quasi tutto quello che un giocatore può vincere, piuttosto gli daresti il premio del miglior bevitore del paese. Sicuramente merita di essere considerato come “invecchiato malamente”.

RONALDINHO. Non c’è modo migliore di rendere l’idea del suo crollo d’immagine, se non dicendovi che è passato da vincere il pallone d’oro nel 2005 con il Barcellona, al vincere un maialino di ben sedici chili nel torneo di calcetto organizzato dal carcere in cui è stato detenuto per degli “strani passaporti”.

Che poi, vincere il pallone d’oro sarà difficile, però il maialino l’ha vinto senza segnare neanche un goal, in quanto le regole del torneo vietavano al brasiliano classe 80’ di inzaccare la palla in rete. Ronaldo De Assis Moreira, meglio noto come Ronaldinho, è una delle figure più emblematiche del talento strozzato dagli eccessi. Una di quelle personalità che costringe al chiacchiericcio, sia per gli avversari ubriacati in campo, che per le sue ubriacate fuori dal campo. I soli sei euro trovati sul suo conto confermano di essersi meritato una menzione tra i giocatori peggio invecchiati della storia.

RONALDO. A differenza di altri, il suo decadimento iniziò già durante la sua carriera da calciatore. Nella stagione 2006/2007 si presenterà al Milan con una stazza simile a quella di Andy ne “La vita secondo Jim”.

Poi vabbè, al fenomeno si perdona tutto, specie se una forma fisica del genere non gli impedisce di fare goal decisivi come quello nel derby di Milano del 2007. Successivamente al suo addio al calcio, con l’ultima esperienza al Corinthians, il suo ventre gonfio divenne il bersaglio preferito dei giornali. Tutti molto sconcertati. Il brasiliano classe 76’ finirà, con il tempo, per diventare similissimo all’imitazione di Antonio Cassano di Lallo Circosta in “Guida Al Campionato”.

GIUSEPPE GIANNINI. Qui tocca andare indietro di qualche anno. A rappresentare l’Italia in questo splendido contenitore è il classe 64’ Giuseppe Giannini. Centrocampista italiano dai piedi sopraffini, al punto da essere soprannominato “il principe”.

Giocatore d’altissimo livello, dal 1981 al 1996 totalizzerà ben 318 presenze e 49 goal con la maglia della Roma, di cui ne diventerà una bandiera. Grandi numeri anche fuori dal campo per Giannini, il quale con la sua chioma alla Saylor Moon inorgogliva il suo palmares di donne sbavanti al suo cospetto. Una specie di Dio greco reincarnato. Un Dio greco però che risente gravemente dello scorrere del tempo. L’attuale visione del Giannini potrebbe sconvolgere i fan del forte e bellissimo “Prinicipe”. La chioma è andata perduta come il fiuto del goal per Fernando Torres. Nessuno mai avrebbe pronosticato che col tempo sarebbe diventato la fotocopia del commissario Montalbano.

Decisamente invecchiato malissimo.

ADRIANO. Lo stavate aspettando tutti. Adriano Leite Ribeiro, meglio noto come Adriano, ancor meglio noto come “L’imperatore”. La potenza del sinistro del brasiliano classe 82’ faceva più paura dell’Undertaker. Potente ai tempi dell’Inter, de panza e de sostanza ai tempi della Roma nella stagione 2010-2011.

Considerato uno dei talenti più sprecati della storia, la sua debolezza psicologica ci ha privati della sua visione sui campi prima del previsto. Con il tempo l’Imperatore ha assunto le sembianze di Carl Johnson di GTA Sant’Andreas. Da ormai qualche anno il brasiliano vive in una delle favelas più povere di Rio De Janeiro. Un decadimento cha ha leso al mondo del calcio, rendendo Adriano forse la figura più emblematica del calciatore “invecchiato male”.

PAUL GASCOIGNE. Un nome che sentiremo nominare spesso nelle prossime settimane. L’ex centrocampista inglese classe 67’ sarà uno dei concorrenti della prossima edizione dell’Isola dei Famosi. Prima di diventare il nuovo Bettarini ha militato in diverse squadre della Premier League, tra cui il Tottenham, con il quale ha vinto una coppa d’Inghilterra. Tra il 92’ e il 95’ è stato impegnato nel campionato italiano, con la maglia della Lazio.

Giocatore dalla tecnica impressionante, considerato anch’esso uno dei talenti più sprecati della storia. Il motivo pare essere un comune denominatore tra molti giocatori inglesi: l’alcool. In questo caso non si tratta di semplici eccessi di svago, ma una vera e propria dipendenza. Al punto che la sorella Anna, anni fa, dichiarò "Supplico i suoi amici come gli estranei: non dategli da bere. Se vi dà dei soldi per comprargli dell'alcool, non accettateli. Vi sporchereste le mani di sangue". Malattia con la quale Paul combatte tutt’oggi. Ovviamente la sua condizione fisica s’è comportata di conseguenza. Per quanto il profilo criminale sia sempre stata una sua caratteristica, all'isola dei famosi si presenterà così...

Abascià Domenico

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